DEfVLJ USCUC1II 6l chiuderne con forti opportuni, e muniti di aulite, e dì artiglieria, l'uno noli’isola di Veglia con uno strettissimo passo di maro, diviso dal continente tra Fiume e Sogna, il quale bastavi ad impedire la comunicazione tra quelle due Città; l’altro verso Giuba nel canale della Mor-labca, ove è un’angusta bocca, por la quale eiiino soliti gli Uscocbi di passare frequentemente. Quelli siccome erano i più comodi passi, a chi voleva uscire ed entrare furtivamente, così erano più facili a serrare per l’an-gilstja del sito, e sebbene rimanevano ai badiloni alcune altre poche uscite libere, nondimeno quando si dava loro la caccia nel ritorno (il che interveniva spesso) s’avevano meno a ¡dividere le forze ed i pensieri, onde essi correvano grandissimo rischio; però si vide dall’effetto, che quel prudentissimo consiglio mise i ribaldi in estrema disperazione , massime che col primo forte di S. Marco sJ impedì ai Segna ni il commercio di Fiume, donde erano soliti cavare le vettovaglie, e provvedersi dogli altri bisogni, con che si può dire, che si. toglios-sero loro gli alimenti, però si ridussero tosto ad estrema necessità di tutte le cose; e come impetuoso torrente, a cui sia posto innanzi un gagliardo riparo, è forza che sbocchi colla sua furia in altra parte, così costoro, stimolat i dalla |j|ie, nè potendo più uscire per mare senza manifesto pericolo, vedendo, che quanti di loro, Penivan oalle mani ai Veneziani (e ne venivano iÉÉHi) lutti s’impiccavano, verso i confini dei Bchi (essendo già, come si è detto, disertata Bricca e la Corbavia), non restando loro spe-aU/.a, se non di miserie e difficilissime prede, »voltarono temerariamente, 0 rabbiosissima-