I06 STORIA Ora trucidato che fu in quella maniera l’infelice Rabatta in Segna, gli Uscochi, eh’ erano stati distribuiti per le castella di Ottossaz, Pre-zer, Brigne e Bulogh, come s’è detto di sopra, levato 1J impedimento e rotto il ritegno, tornarono subito all* antico infame nido, e sebben fecero indi a poco notificare al generai Veneto, che intendevano d’osservare gli accordi, e che non sarebbono usciti, in corso per mare in modo alcuno, nondimeno il Pasqualigo, non si fidò tanto nelle loro promesse, quanto nelle sue proprie diligenze: e quantunque sollecitava di ritornarsene dopo tanti anni e tante fatiche alla patria, volle però mirando più al servizio pubblico che ai privali comodi, riscaldar meno l'istanze della licenza per osservare, dove fossero per finire le furie degli Uscochi dopo un tal eccesso, ed a questo fine dispose a passi con estrema cura le galee e le barche armate, senza impedir però il corso delle vettovaglie a Segna, per non metter la gente in maggior disperazione: ma vedendo per alcuni mesi, che muno si moveva, e che si osservavano i patti, e che già in Segna si rendeva agli Austriaci la solita ubbidienza, e che i Principi erano risoluti di mantenere gli accordi, c d’impedir l’ingiuste rapine, ottenuta la licenza del Principe, se ne ritornò a Venezia, glorioso per aver messa 1’ ultima mano a così costoso travaglio coll’autorità e colla prudenza’sua; e tutto il mondo s’avvide che in mano de’ Principi austriaci stava il raffrenar quei ladroni, con tutto che i mali ministri gli avessero per tanti anni dato a credere altrimenti : onde non pareva verisimile che dovessero acconscntire mai più ad uua tale infamia; massime aveudo