1 18 STORIA da Pirati di Sogna, e che nè di là, nè da qnr contorni uscirebbono persone a danneggiare 1, navigazione, nè i vicini; e recitate tutte le nio-lestie, ed offese dagli Usoòchi inferite dopo i trattato di Vienna sino a quel tempo, soggiun se; che per religione, giustizia e riputazioni dei principi erano obbligati ad eseguire le prò» messe, con che anche per corrispondenza sin rebbe renduto il commercio alle terre, sicromd fu renduto l’anno innanzi per rispetto, ed os« servanza verso sua maestà sinceramente, senza aver altra sicurezza, che la sola sua promessa quantunque le ingiurie ricevute dagli Uscoeli iin allora fossero da non scordarsi facilmente e clic gli articoli da sua maestà e da sua al tozza promessi allora non contenessero il tota rimedio, e fossero stati conosciuti per moli sperienze passate insufficienti, laonde per de bita corrispondenza, se la ragione, l’onestà C r osservanza della fede debbono aver luogo, si dovrebbe ormai vedere l’effetto delle promrsj se: ch’egli aspettava, che da quella raunanzl secondo la intenzione datagli da’consiglieri di Cesare fosse posto fine a quello spinoso negozio. E perciò riuscirli cosa molto inaspettati l’udire in luogo di quello, che si trattasse d'io# pticarvi altri negozj di lunga digestione, che non potevano servire ad altro, che a portar in lungo 1’ esecuzione delle cose promesse, che il negozio degli Uscochi già era in piedi, e si ritrovava in tale stato, che non si vedeva aditi nè apertura di ravviluparlo con pretensione di libera navigazione, ovvero con alcun’altra somigliante, ma bensì terminato quello, che non aveva bisogno di trattazione, ma d’esecuzione della parola e fede data, la Repubblica noi