DEGLI USCOCHI 55 CAPITOLO III r Veneti si accingono alla distruzione degli Uscochi. — Successi dei capitani Pasqualino e Cornare. — Gli Austriaci sottentrano alVimpresa. I MÈ Mentre queste materie in Germania, in Ispa-| pia ed in Venezia si trattavano con parole, in Dalmazia gli Uscochi in fatti facevano il peggio che potevano, e per tutto si dava loro ìa baccia con molta ansietà; ma la battaglia riusciva per Io più come quella del leone e della ganzara, che per molto eh5 egli-si dimeni coi denti, colle zampe e colla coda, rare volte la | coglie, ed ella di continuo zufolandogli intorno ¡all1 orecchie, lo inquieta ed irrita; così questa gente è incredibile a dire con quanta velocità e con quanto ardimento commettesse i suoi la-troeinj, ingannasse le strette guardie, e con quanti guizzi fuggisse dalle mani di quelli che, seguendoli, credevano già d’averli nelle branche; nel che pareva che avessero anche il mare, i venti e i diavoli sempre favorevoli: la più notabil prova si vide, quando il Bembo trovandoli nel maggior numero che mai per innanzi fossero usciti dalle loro tane fino a settecento, ^computati settanta arcliibusieri Alemanni che erano stati mandati a Segna per rinforzare quel firesidio, andò loro dietro con tanta furia, che i rinchiuse nel porto di Rogosvizza presso a Sebenico, nel quale non potevano entrare le galee per esser poco fondo; ma nè anche essi j potevano uscire senza esser bersaglio delle artiglici io, e preda certa dei più forti e più nu-