38 STORIA tilavano per veder quanto fossero fondati, ed a molti si dava qualche porzione di danaro e qualche donativo per metterli ne’ buoni pensieri. Tra questi vennero alcuni d’Albania parte de’sudditi del medesimo Turco, i quali offerivano di dar in mano Castel nuovo, Oulcigno, Scutari, e Croja, nelle quali fortezze, tali quali esse si sieno, consiste tutta la difesa del* F Albania, appartiene però Castel nuovo al-l’Ercegovina vicino all’Albania, ma alcune Città sospirando 1’ angustia, alla quale era ridotto il loro territorio per la tirannide tnrchesca, discorrevano in questa guerra, che potesse portar loro occasione di aliai garlo a’ vecchi confini, e si trovavano degli abitatori, i quali cominciavano a tener qualche pratica di sorprender Clissa, e tiratala a certe intelligenze, vennero a Roma, ove la proposero con aggiunta di gravissime conseguenze, che ne sarebbono derivate a* danni «le'Turchi, e con mostrare, che la Fortezza si sarebbe potuta mantenere contra ogni maggior Potenza, per esser inespugnabile, quando non le mancassero le vettovaglie. Questa sorta di faccende passava per mano del Cardinal San Giorgio nipote del Papa e di Minuzio Segretario di sua Santità, che in quei giorni era stato fatto Arcivescovo di Zara, tra i quali fu deliberato di mandar a Clissa nascosamente uomo versato, il quale riconoscesse le condizioni del luogo , e se erano vere le comodità, che da quelle si potessero ricevere. Era mente di sua Beatitudine di provare, se in un tempo stesso avesse potuto con simili arti togliere a’Turchi Clissa, Castel nuovo, Scutari , Croja e qualche altra Piazza , causando qualche rivolta de* popoli, per offerir poi tutto