54 STORIA gli Stali Arciducali, pareva di minacciar la guerra, dicendo, che sua Maestà non avrebbe potuto far di meno di non attendere a liberare coll’armi gli Stati del cognato e parente suo. All’Ambasciador fu risposto, come comportava la gravità di quel Senato, e subito fu spedito in Spagna, per dar conto al Re di questi andamenti, e per intendere qual fosse il pensiero suo intorno alle cose de'le dal Mendozza, le quali non solo non piacquero a sua Maestà, ma stimando forse vergogna Tesser credulo nel mondo'fomentatore in qualche modo delle inique azioni degli Uscochi, non solo diede soddisfazione ai Veneziani, affermando di non aver dato commission tale, e di esser lontanissimo da simil pensiero, ma indi a poco per la medesima cagione (facendone instanza, per quanto j si ragionava, i medesimi Veneziani), levò ilH Mendozza da quell* Ambasceria, con suo poco onore, anzi si crede, che dopo questo fatto sii riscaldassero molto più gli ufiizj di Spagna, così verso Cesare, come verso TArciduca, acciò I si levasse finalmente dall’inviolata fama del* 1’ integrità e giustizia, e religione della casa d'Austria questa nota di ricettar ne’ suoi Stati pubblici ladroni.