xinj	STORIA
gioni, il quale ricusò d’andarvi, e fu privali dello stipendio, per lo che ritornò a Segna, ovi viveva tuttavia, ma meschino e carico di figli uoli, senza credito e mezzo scemo di cervello.
  Ma tornando al proposito nostro, il Vescovi, di Segna arrivato a Gra'.z, trovò in quella Corte ogni cosa b<m disposta ad una sincera inclinazione all’accomodamento; perchè il Principe ottimo e giustissimo era mosso non solo dalla diminuzione delle proprie gabelle, e dal patimento de'sudditi per gl’interrotti commerci, e per l-1 impedita vettovaglia, ma molto più dalla propria coscienza e dall’interesse della riputazione della Casa d’ Austria, che, onorata nel mondo per tanti Imperadori e tanti Re, veniva ora biasimata di fomentare ne1 suoi Stati pubblici ladroni, crudelissimi, tutti imbrattati di sangue Cristiano ; ma perchè non dipendeva l’accomodamento dall’Arciduca, il Vescovo fu consigliato da lui di trasferirsi alla Corte Cesarea, ed accompagnato a quell’effetto con lettere a proposito. Ma in Praga la difficolta che era allora di veder la faccia dell’ Imperadore, non che di negoziare seco , ed i! mal animo d’alcuni principali ministri, i quali godevano di vedere così travagliata la Repubblica di Venezia, o perchè avevano altra causa di favorir le rapine degli Uscochi, fece perdere il tempo al Vescovo, che non ne cavò, se non buone .pai ole e discorsi di rimetter tutta-la faccenda all’Arciduca.
  Intanto era uscito di Venezia il General Donato, e data una occhiata al paese, considerando i passi, per i quali gli Uscochi potevano uscire dal canale di Segna a scorrere per la Dalmazia, risolvette soli prudentissimo consiglio di