DEGLI ÜSCOCHI l63 solamente, e massime atteso, che il pesare le parole alla sottile, e 1* abborrire le chiare ed espressive è sempre indizio di non intera disposizione alla corrispondenza delle opere; e dii è risoluto di venire agli effetti, non fa difficoltà nelle parole; le quali sono elette e studiosamente scelte solo da chi disegna fabbricarvi sopra sviamenti, per mezzo de1 quali fuggire dalle promesse: con tutto ciò non fu fatta difficoltà di dare soddisfazione, usando quella formula, così allora, come nelle seguenti trattazioni. Parerà un eccesso di superfluità Pjaver ciò narrato con tanti particolari ; ma sarà di gran documento, quando s’intenderà che in certa occorrenza, la quale successe indi a due anni, da quella parte medesima, dalla quale fu. introdotta simile formula di dire, fu dannata d’oscurità, e ne fu chiesta dichiarazione all’altra parte. Scrisse 1* imperadore all’ arciduca esortandolo ad accettare la sospensione e metter mano al rimedio, ma sua altezza avendo già i pensieri tutti rivolti altrove, rispose replicando l’indegnità più volte detta, se alcuna cosa si facesse innanzi l’apertura de* passi, soggiungendo l’impossibilità di levare gli Uscochi da Segua, e scostandosi dall’ accomodamento più. che mai. Aggiungendo nuovamente di più ancora, che non sentiva di metter mano in quel negozio, se non fossero state prima decise tutte le differenze, che aveva colla Repubblica; si offerì però d’ ubbidir a stia maestà, quando le fosse piaciuto ordinare altramente, essendo la città di Segna di sua sovranità, ma con parole tali, chc levavauo ogn’animo di comandarlo. i ministri della Repubblica ebbero grau so-