08 STORTA Sono tre sorte d’Uscochi in Segna così distinti, e nominati nella Corte arciducale; Stipendiati, Casalini, e Venturieri. Casalini sono quelli, che, nativi o già abituati nella. città, hanno da più successioni fermo domicilio in quella, i quali anche si chiamano cittadini, e sano al numero di cento. Altri duecento sono con titolo, e nome piuttosto, che in realtà di stipendiati, divisi in quattro compagnie a cinquanta per ciascuna con quattro capitani da loro chiamati Vaivodi. Ma oltre questi quattro vi sono altri capi d’Uscochi, col qual nome sono chiamati tutti quelli, che hanno il modo d’ armar barche per andar in corso. A questi aderiscono, e sono compartiti,' come in comitive, i vagabondi, e quelli che nuovamente partiti di Turchia, o banditi di Dalmazia, o di Puglia, non hanno fermo domicilio in Segna, e tutti si chiamano Venturieri, e stanno al-r ubbidienza di quei capi, mentre sono applicati alle barche, colle quali vanno ora in poco, ora in maggior numero rubando, e predando sopra i vicini. Le ordinarie barche degli Uscochi sono capaci di trenta per una. Alle volte ne hanno fabbricata alcuna maggiore, capace sino di cinquanta come quest’ anno in Fiume. Fanno più fiate all’anno, .se non sono impediti, uscita generale, ma due sono più ordinarie, per pasqua, e per natale, aggregandosi loro anche quelli, che sono sparsi nelle terre di Vinadol, ed allora quei di Segna vuotano così la città, che resta custodita da pochissimi vecchi, infermi, dalle donne, e da’ fanciulli. Per le spese delle spedizioni generali contribuiscono i Vaivodi, i soldati ricchi, anzi le donne ricche ancora, le vedove, ed i preti, e frati, fo*