DE.'-11 USCOCHI S7 Generale Niccolò Donato fratello del Procura-tor Leonardo, celebre nel mondo per tante legazioni falle per la sua patria, e per la fama chiarissima d’integrità, di prudenza e di eloquenza, nelle quali virtù non era riputato inferiore al fratello; anzi i più affezionati di quella casa e che meglio li conoscevano., li tenevano pari su la bilancia, tanto poca differenza si poteva discernere tra due valorosissimi fratelli, ma principalmente in una sorta di lode secondo la comune opinione, nè essi potevano avanzarsi l’un l’altro, nè allri potevano avanzare alcun di loro. Questa era la fede nei pubblici maneggi e nelle amministrazioni del pubblico danaro, nei che mostrarono sempre che più importassi loro l’utile della patria che le private comodità, e riuscir vera la dottrina di Tucidide, che era meglio esser povero Cittadino in ricca Re- tuibbliea, che ricco Cittadino in povera Repub-)lica. Possedevano questi mediocri facoltà, bastanti pero a sostentare onoratamente lo stato ereditario degli antenati, e con quelle viveano moderatamente, senza andar con più ansietà cercando quegli avanzamenti dì fortuna* che in questi ultimi tempi hanno cominciato più a desiderarsi in Venezia, per essere cresciuto più il lusso e la pompa contra i lodevolissimi costumi degli antichi. Ora non polendo per altre occupazioni sbrigarsi sì tosto il Donato da Venezia, ed essendo sforzato il Bembo dalle sue indisposizioni a ritornarvi subito, fu per decreto del Senato commessa intanto tutta la cura del negozio ad Antonio Giustiniano Cavaliere Capitano del golfo, che dopo essersi pel corso di sei te anni continui esercitato onoratamente in diversi ca-