90 STOIil*. meno s’usava quella clemenza, e si mettevi in luogo, ove con onorato valore avrebbero) luto ricuperar la perduta fama, ed acquisi dagli ottimi Principi grazia, e premio: oli che non avrebbe potuto mancar loro campo giusta preda nelle vicine contrade turchese: di Lica, e Corbavia ; ma che tuttavia s’ usi anche questa agevolezza di più, che niuno mandava per forza, anzi si lasciava libertà ciascuno de’ descritti di provvedere ai casi si in altre parli fuori del paese. Con questi modi s’indussero volontariamei intorno a dugento soldati con tutte le fan glie ad accettar le stanze in Ottossaz, Brigai ] Prozar, e Boi-logli castelli del contado di Sega frontiere del nemico, ed atte per la qualità li 4 sili alla difesa del paese ed alle scorrerie cu j tra i Turchi, massime quando con un p# d’industria, e con non molta spesa si fosse meglio fortificati. Quelli che dove?ano parli si presentarono una mattina in chiesa alla p» senza del commissario, dove dopo udita lanw furono benedetti dal Vescovo colle loro bai diere e coll’ armi, la qual cerimonia non approvata da tutti, parendo, che fossero mal' mente capaci di tali benedizioni i pubblici 1 droni scomunicati e maledetti dalle Bolle api stoliche: a questi fu provveduto dal coni»» sario di stipendj anticipati, e di vettovaglie f alcuni mesi, avendo loro intimato, che non1 vesserò più ritornar a Segna sotto pena ild vita. Con questa traslazione parve, che ven mente fosse imposto al negozio 1’ultima ina® e che non si avesse più a temere, che gli chi polessero più attendere al corso per i’s>1 i maestri di nuest’ arte condotti quasi tutti *