DEGLI USCOCHI I ^ avesse vittoria si faceva più insolente, ed il perditore, restando disperato, da ambedue le parli i sudditi Veneti sentivano travagli, e danni Se i Turchi avessero continuato, senza dub- > ne sarebbe riuscito gran male, non solo alle Terre austriache, ma anche alla Puglia, e ale riviere ecclesiastiche; ma fu al principio ovviato dalla Repubblica con mostrar a Costantinopoli, ch’ella non mancava delle provvisioni Scossane contro gli Uscochi, facendo istanza, clic fossero osservate le convenzioni di’non armar legni a quei confini; il che fu ottenuto nJn senza le difficoltà solite intervenire a chi negozia a quella Porta. Laonde ebbero i Turili di quelle riviere comandamento d’astenersi gir uscir armati per mare, al quale non fu data esecuzione senza molta difficoltà, esclamando quei Turchi confinanti con molto strepito per li danni ricevuti, e proponendo, che dalla Repubblica fosse fatta una fortezza allo st'etto di Novcgradi, o si lasciasse far a loro; H se amentiue di mala conseguenza. 11 tutto in |ie restò accomodato con promessa, che s’a-pbbe tenuta una buona guardia, sicché ef-tivamente il transito, per quello stretto sa-bbc impedito. Appena fu rimedialo a quest’inconveniente, j|jo un altro ne successe non meno travaglioso, sendo occorse diverse tagliate tra’Turchi, ed •cocbi, mentre questi vanno alle rapine, e lelli si difendono, gli Uscochi, risoluti di farne ia notabile per ovviare agli ostacoli delle mi-io, venete, con bel stratagemma, sparsero vo-| d’essersi sfidati co’Narentani ad un abbattente», o steccalo, il che per impedire il ge-Bralc ridusse la maggior parte dell’armata in sakim v. Il 2