DEGLI USCOCHI 9 Burchi senza far danno in mare, e ne* veneti territori se non in quanto passando alle volte Ser quelli, rimaneva violata la giurisdizione del Principe, e riusciva con danno de’sudditi, ai quali per questa via era impedito il com* Bercio coi Morlachi, soggetti ai Turchi confinanti. E sebbene quelle poche galee, e barche Brinale, che erano rimaste per guardia, col ¡Seguitarli, impedivano loro spesse fiate l’ese-! suzione de’disegni, avevano però trovato un ibttil modo di salvar se stessi, e le barche pro-jM'io, con aver fatto nel fondo di ciascuna un (brame, il quale tenevano turato con una gran Spina, e vedendo galee le quali per la grandezza jld altezza sono scoperte dalle picciole barche jjprima, che quelle possano scoprirle, ritiratisi p terra, e col cavar le spine affondate le barche Salvavano al bosco le persone; indi passato il pericolo, ricuperavano le barche. Il Donato, che in quei tempi fu rimandato in Dalmazia ! Generale per diverse provvisioni, vedendo ri- 1 pullulare i troncati inconvenienti, fece trattar «ol capitano di Segna, e fargli apertamente in-Btendere, che siccome concedeva molto cortesemente il libero transito alle barche per viaggi yje mercanzie, così non era per consentire che l'Igli Uscoehi transitassero armati, come pareva, ^che s’avessero arrogata facoltà di fare ne5 prossimi tempi, e tanto meno quanto già era stato conosciuto da sua Maestà e da sua Altezza che vi era ragione di non permetterlo, e però s’era concordato di contenere quella gente ne’ dovuti termini. J1 Francol rispose, esser sua intenzione che le cose promesse fossero osservate, ma non potersi aver l’occhio a tutto; che senza stia saputa furtivamente alcuni pochi erano scorsi