DEGLI BSGOCHf Ili gli apprestamenti por la navigazione. La qual cosa siccome apportò grand’ allegrezza ni ftn(inalili, così mise gli Uscoclii in estrema «infusione , considerando la solita strettezza »fle paghe, e vedendosi tagliata la strada di potere per altra via procacciarsi il vivere. Si adunarono insieme parlando altamente, od arditamente, che .seguendo la pace co’ Turchi njpn erano per volere capitano cesareo in Se-, ima, acciocché potessero senza carico delf ini* peradore andar alla preda: risolsero di mandar alle corti Niccolò Radi eh, uno de1 quattro capitani, o Vajvodi, come dicono, a dimandare vero le debite paghe, o Vordinaria libertà _ bottinare, q licenza di condursi al servizio d’altro Principe, e si diedero la fede con giuramento, che nessuno di loro partirebbe di Se* gila sin che il Radicti non ritornasse dall’ ambasceria : e por far o*i'lo con qualche utilità degli schiavi Turchi che tenevano, andavano a C» ino terra turchesca sotto la fède ad abboccarsi con loro, conducendo seco i prigioni, dove j nido loro dato riscatto per quello che poteri no avere, stabilirono una fermissima amicizia j<||’ Turchi avendo mangiato e bevuto con lo* , e fatte allegrezze e feste solennissime per la riconciliazione. 11 Radioh alla corte Cesarea adendo mostrato ■ sor impossibile che gli Uscochi restassero in ¡l‘gna senza le prede, quando loro non fosso ¡9ita altro modo di vivere e mantenersi, e<| Ì e rido ritrovato nell’ Jmporadore non mancamento di volontà, ma di poter far assegnamento p t le paghe, supplicò che gli fossero conce-! lite le contribuzioni che da molli villaggi dei 1 oilaclù di ijucl paese erano riscosse dal Gc*