72 STORIA colo della Cristianità, che difende la Carintia, rIstria e l’Italia ancora dai Turchi, sebben la verità è in contrario, non facendo essi se non tirare i Turchi in queste regioni: i quali molte volte sono corsi fino a Gorbonich, nè possono esser impediti, che non corrano anche nella Ciana e Piuca, e più oltre ancora che da Segna possa esser loro impedito. Ma restano i Turchi per i pericoli nel ritirarsi, essendo assaliti dall’ unione che in quelle occasioni fanno le genti di Carlistot ed altri Croati del paese, da’ quali alle volte sono stati rotti con grande uccisione, nè gli Uscocbi sj sono mai trovati a questi fatti, occupati solo nelle rapine, in modo che senza gli Uscochi il paese è ben custodito, e da loro non si ha altro che provocazioni. Ciò è raccontato affine di mostrare, che per difen-dere quei luoghi a servizio della Cristianità non vi è bisogno di loro, anzi difficultano essi la difesa, sebbene i fautori loro, come se ci raccontassero favole d’india, dicono eh’essi disertano per sci giornate di paese turco, che da quegli infedeli non può esser abitato, che quando essi non fossero, i Turchi abiterebbono quei terreni, e fatti più vicini si darebbono alle incursioni: però il mendacio non è facile* da sostentare in cose permanenti e vicine, che si possono ogni giorno vedere. La Licca e la Corba-via regioni de’ Turchi a quei confini sono piene ed abitatissime. Da Otiosaz ultima terra appartenente al Kogno d1 Ungheria, e lungi quaranti miglia da Segna ad entrar in Corbavia nell’abitato dai Turchi sono dieci miglia, e quelle poche miglia sono delle appartenenze d’Otto-saz. e non gli Uscochi le rendono inabitabili ai Turchi, ina i Turchi ai Cristiani, ai confini