cui quel tremendo dissidio originato dalle ruberie di pochi pirati stava per essere deciso colle armi su quasi tutti i possedimenti di Terra ferma della Repubblica. Non ebbe quindi campo di rivelarci come quella gran lotta ebbe fine : quest’ ultima parola di conchiusione di una guerra minuta, lunghissima ed atrocissima, tal quale era voluta dalla coda/ dia di quel secolo, la daremo noi sommariamente in queste brevi pagine d’ in'rotimione : cosi la lettura della storia degli Uscochi non lascierci di se una cognizione imperfètta. Quando la guerra per la tentata repressione degli Uscochi diventò una gran guerra fra Venezia e V Impero, il maggior conflitto d’armi ebbe luogo nelle contrade del Friuli. Non diremo delle battaglie date su quelle terre sgraziate, non delle vittorie celebrate ne1 due campi senza vanto (P onore : direm solo che la Repubblica veneta dovette in quell occasione esaurire tutti i suoi mezzi guerreschi prcprj ad esercitarsi in Terra fet ma, slrin e lega con molti Stati d’Europa, ed ebbe fra l sue file d3 armati alcune migliaia persino di Olandesi delie Provincie Unite: dopo molte stragi, ef qui i che è peggio, dopo aver desolate le più belle e feconde regioni del Nord Italico, deWIstria e della Dalmazia,i due Stati guerreggiau.ti accolsero la mediazione della Francia, e fu sancita una solenne pace nel Vanno 1607, la quale, se non foss' altro, rimediò decisivamente al mal perpetuo che cagionavano ì pirati Uscochi, essendo stalo convenuto che questi ladroni colle loro famiglie sarebbero deportati nulle provincie Austriache poste a" con-fini nvlitari della Turchia e impiegati colà nei servigi di presidio conti o le irruzioni e Le de-