153 STORIA. sospetto «lì generale Veneto che avesse in trattato qualche importante impresa, e s’accrebbe la sospezione perchè dopo esser stato rimandato il Prainer da Gratz, e pubblicato che sua altezza non assentiva all’accomodamento andò a Segna Goffredo Stodler, al quale davano titolo di presidente con numero di soldati, etl aveva in compagnia il Frangipane. Questi mandò a vedere la fortezza di Scrissa, scorse a Fiume, ed a Buccari, trattenendosi in quelle regioni quindici giorni, nei quali furono molte andate e ritorni di Uscochi da Segna, così verso Scrissa come anche a Novi che misero in gran timore gli isolani di Veglia, slimando essi ciò essere fatto per qualche impresa sopra di loro, per fermarvi dentro per ordinario una così nume-rosa guarnigione di'Uscoehi, che fosse stata una continua distruzione dell’isola. Ne fecero gran lamenti col generale, pregandolo di liberarli da quel pericolo. A questo s’ aggiunse che 1’ armata veneziana la quale spesso transitava di là, vedendosi quell’ artiglieria dinanzi sótto gli occhi si commosse talmente a sdegno, a vendetta, ed a desiderio di racquistarla che i capitani, considerata al generale la facilità della ricuperazione l’esortarono all* impresa. Egli per prevenire i mali degl’ isolani non senza causa temuti, e per risarcimento della pubblica dignità, le cui armi erano tenute come trofei degli Uscochi, venne in risoluzione d’ assaltar quella terra, e smantellarla, e diede gli ordini necessarj, non solo per effettuare l’impresa con sicurezza, ma anche per farlo senza danno degli abitanti. Fu la terra, eh*è situata sopra il mare, assalita una mattina con petardo, e scalata così ordinatamente; clic non morirono