! 4 STORTI vere più mani di lettere a Gratz, che gPUsco-chi fossero contenuti tra i debiti termini, e le cose convenute fossero osservate, e degli spo* gli fosse presa informazione. E perciò fu mandato a Segna Guido Baron di Kisli generai in Croazia con ordine d’informarsi dei misfatti, di ricuperare le prede, e del tutto dar relazione alla Corte, aspettando da quella la prov* ! visione dei falli passati; e quanto all1 avvenire di trovarsi col veneto generai di Dalmazia per convenire, ed accordarsi in quello, che fosse conveniente. Furono anche causa, che ritornasse in piedi il negozio de* boschi, il qual sebben dopo la morte del Rabatta non fu seguito col medesimo fervore, fu però tenuto vivo, massime per opera de’ministri ponlifìzj, tenendo Papa Clemente, che fosse l’unico mezzo per terminar i dispareri. Alla qual trattazione in questo tem- I po alcuni dei ministri imperiali, ed arciducali prestarono orecchie più pronte che prima, non i tanto, perchè cresciuto, e crescendo sempre più il numero delle paghe debite agl’ Uscochi, cresceva giornalmente la disubbidienza loro, la quale era tanto impossibile a frenare senza pa- | garli, quanto (cosa, che premeva molto più, che la causa degli Uscochi) perchè ardendo la guerra de’ Turchi, e soprastando necessità più stimata da quei ministri, era desiderata qualche somma per potersene valere in altri usi. A Venezia era ascoltata la trattazione come mezzo per trasferir gl’ Uscochi fra terra, far un assegnamento stabile alla guarnigione di Segna, e restar liberi dalle molestie. Oltre il Nunzio pontificio, che s’interpose, più ottica* cernente s’adoperò il marchese di Casliglio,ie