130 Alessandro Herzen bunali di giurati, l’autonomia dei comuni e delle province e infine una riorganizzazione dell’amministrazione. Nel febbraio 1855, dopo una breve malattia, era morto 10 zar Nicola I. La sua morte aveva fatto grande impressione nei circoli conservatori : in essi si era convinti che con lo zar era finita tutta un’ epoca ed un tempo nuovo doveva cominciare. In un periodo specialmente fatale per la Russia, moriva un monarca, la cui mano aveva pesato sull’impero e la cui politica era stata senza scrupoli. Ciò che sarebbe avvenuto, non avrebbe potuto saperlo nessuno. Tuttavia ci erano state persone delle classi alte, special-mente a Mosca, che erano rimaste del tutto indifferenti alla notizia della morte, ma altre che avevano salutato la fine del governo di Nicola con gioia. Tra quest’ultime Herzen. E venne il suo appello al nuovo imperatore. La fiducia di Herzen riposta in Alessandro II fu rafforzata dal famoso manifesto de'lo zar annunziante la riforma (1). È un fatto ormai incontestabile che « La campana » di Herzen aveva contribuito largamente alla creazione di quello stato d’animo, che aveva preparato il manifesto dello zar. La redazione della « Campana » era chiamata per scherzo « il reparto speciale per la preparazione (1) Non soltanto Herzen salutò l’inizio della riforma per opera di Alessandro II. Cerniscèvskij pubblicò nel « Contemporaneo » (Sovremjennik) un articolo in cui paragonava Alessandro a Pietro 11 Grande. Di un nuovo Pietro il Grande aveva già sognato Bielìnskij. Cerniscèvskij scriveva: * La benedizione che vien promessa ai fondatori di pace ed ai buoni, coronerà di felicità anche Alessandro 11, come nessun monarca è stato coronato in Europa, perchè è una grande felicità preparare e compiere la liberazione dei propri sudditi ». Cerniscèvkij stesso doveva ben presto modificare le sue opinioni e allontanarsi disilluso da Alessandro lì. Cfr. L. Kulczyckj, op. cit. pag. 285.