Introduzione 11 tenuti chiusi fino ad ora. la rivelazione chs Dostojevskij fa di Puskin, è la rivelazione che egli fa della Russia ai russi. Con Puskin, Lérmontov, Nekrasov la letteratura russa spezza i maggiori legami con la servitù intellettuale dell’imitazione e si fa indipendente; con Gogol, Dostojevskij e Tolstoj questa indipendenza diventerà finalmente libertà. Nell’ esaltazione di Puskin si sente il desiderio di Dostojevskij di esaltare tutto il cammino che la letteratura russa ha compiuto sulla via aperta da Puskin. Dostojevskij doveva aver certamente coscienza di attribuire a merito di Puskin quel che era merito anche di coloro a cui 1’ esempio di Puskin era stato uno sprone, e a cui Puskin con la forza del suo genio, aveva dato l’impulso : lo svolgimento della letteratura. È per questo che il famoso discorso che Dostojevskij pronunziò alla vigilia della morte, nel 1881, per l’inaugurazione del monumento a Puskin, nell’esaltazione dello spirito russo, contiene anche un’esaltazione dell’opera della letteratura che in Dostojevskij stesso convergeva (1). Puskin aveva mostrata la necessità di rivolgersi al popolo, e Dostojevskij mostrò che la letteratura aveva trovato nel popolo la sua più viva e limpida fonte d’ispirazione. Puskin aveva accennato all’universalità dello spirito russo, e Dostojevskij fece della rivelazione di questa universalità lo scopo della sua vita e della sua attività. La letteratura russa diventa insomma cosciente del compito fondamentale che le incombe: liberare il popolo dalle catene che lo avvincono materialmente e spiritualmente, perchè l’universalità che ne è la sostanza, veda, infine, la luce. Considerata in questo svolgimento, essa è veramente grandiosa, come un edificio sorto per virtù d’incantesimo > (1) Da me tradotto integralmente in «Russia» 1, 3.