Sulla fortuna di Dante in Russia 169 e arricchita di commenti, è quella di Demetrio Min, già noto come traduttore della «Gerusalemme Liberata». La prima edizione della traduzione del Min, che è in terzine rimate, ricevette il premio PuSkin delPAccademia delle Scienze di Pietrogrado. Nella motivazione per tale premio è detto: « 11 traduttore ha arricchita la letteratura patria di una esatta riproduzione di una delle più eccelse opere mondiali della creazione poetica. Conservando la forma del verso originale, il traduttore sa con arte liberarsi dalle difficoltà che crea ad ogni passo l’originale stesso, non solo per la ricchezza del contenuto interno, ma anche per le sue qualità puramente esteriori, data la maggiore lunghezza delle parole russe in confronto delle italiane, la relativa povertà delle rime russe, ecc.». 11 lavoro del Min è certamento di gran valore ed il com mento da lui apposto alla traduzione, nel quale tien conto di tutte le migliori interpretazioni dei passi più difficili del «divino poema», aggiunge importanza storica e filologica alla già considerevole opera d’arte. Tra le traduzioni di singole cantiche bisogna notare quelle dell’ « Inferno » di V. Petròv (1871) in versi e di N. Golovànov (1899), anche in versi, di E. Kologrivova (van Dim, 1875), di S. Zarùdin (1887) e di P. Kauscin (1894) in prosa. Il «Purgatorio», fu tradotto due volte separatamente, da A. Salomon e da M. Garbòv. Singoli episodii furono tradotti da A. Norop, A. Orlóv e P. Weinberg. Una traduzione di tutto il poema, di cui non sono riuscito ad aver notizie precise, e che è ricordata da molti, è quella della signora Ciumina, pubblicata in sei parti con le illustrazioni del Dorè. Un’ altra traduzione del « Purgatorio » fatta da uno dei più grandi poeti russi contemporanei, Viaceslav Ivanov, vedrà presto la luce. Tra i dantisti più recenti sono da ricordare