Alessandro Herzen 95 da Nòvikov fu di grande importanza per lo sviluppo delle condizioni sociali e politiche. Il programma di questo movimento era ancora oscuro e non mirava affatto ad una riorganizzazione della società e dello Stato, ma era sorto con esso un indirizzo morale indipendente dai potentati e che si appoggiava ad una parte della popolazione. Una gran parte della classe colta russa dovette a questo indirizzo la sua cultura; furono così diffuse delle idee di umanità e fu creata una opinione pubblica indipendente. L’idea di Nòvikov di fondare scuole fu sviluppata e arricchita da Schwarz, il quale fondò addirittura una « Società per i giovani dell’ Università », il cui carattere fu però sopratutto morale. In Radìscev invece, cantore della libertà come lo disse Puskin, dai concetti prevalentemente morali si passa già ad accenni di critica sociale e politica, nascosti sotto la forma della descrizione di un viaggio. Siamo anche qui ancora lontani da una vera trattazione dell’idea rivoluzionaria, ma questa mette però già le sue prime radici. Radìscev partiva dal principio che tutti gli uomini sono eguali per natura. « L’uomo viene al mondo eguale in tutto ad ogni altro, tutti abbiamo le stesse membra, tutti abbiamo la ragione e la volontà, tutti siamo uguali dalle viscere della madre, nella libertà naturale, tutti dobbiamo essere pari nella limitazione di essa ».Da questa eguaglianza naturale, che creò le condizioni del primitivo contratto so ciale, deriva l’eguaglianza dei cittadini nello Stato e il diritto del popolo di fronte al potere supremo. Se questo viola una o l’altra esigenza della normale vita sociale, i cittadini possono far valere contro di esso il loro naturale diritto di difesa. Le opinioni di Radìscev potrebbero sembrar ben lontane dall’essere originali, corrispondendo indirettamente alle idee