Alessandro Herzen 111 dei potentati all’opera di rinascita morale e sociale del popolo, li metteva di fronte all’alternativa o di cedere o di provocare con una decisa resistenza, il malcontento del popolo stesso, preparando così ancora la via alla rivoluzione. A ciò si aggiunse il fiorire della letteratura, rigogliosa ad onta di tutte le censure e di tutte le reazioni: Pùskin, Gogol, Lermontov. Non è forse, un incosciente atto rivoluzionario lo stesso « Revizor » di Gogol, applaudito dallo zar Nicola 1 in un irrefrenabile scoppio di riso? Forse più di molte elucubrazioni teoriche di piani rivoluzionari, forse anche più di una congiura fallita. Nello stesso modo che i «Racconti di un cacciatore» di Turghèniev,serviranno alla causa dell’abolizione della servitù della gleba più di molti progetti di emancipazione compilati per dovere di ufficio. Accanto ai travestimenti della filosofia, si aggiunsero dunque, complici dello spirito nuovo che maturava, opere d’arte magnifiche, che, creando tutta una nuova atmosfera spirituale, contribuirono alla vittoria della libertà insieme al sangue dei martiri e alla voce dei profeti. II. Col quarto decennio del secolo XIX le classi colte russe ebbero finalmente dei capi spirituali, intorno a cui schierarsi: da una parte Alessandro Herzen, che raccolse attorno a sè per un certo numero di anni il gruppo più numeroso di partigiani e di seguaci, da un’ altra Stankevic, da un’altra ancora i fratelli Kiréjevskij. Alessandro Herzen rappresenta nella storia dello spirito russo un punto di partenza nuovo ; i decabristii erano stati un punto d’arrivo: i loro sistemi erano stati quelli dell’Europa occidentale, maturati dalla rivoluzione francese. Nè Herzen, nè i suoi amici progettavano l’organizzazione di