Sulla fortuna di Dante in Russia 171 opera principale, del 1904, sulla poesia di Zukòvskij è un vero monumento innalzato al grande poeta. Tra gli altri studi di letteratura italiana pubblicati dal Vesselovskij, merita di essere ricordato quello su Boccaccio, dedicato non soltanto alla personalità dello scrittore, ma alPambiente in cui visse ed oprò ed ai suoi contemporanei. Il Vesselovskij ha contribuito inoltre agli studi danteschi in Russia traducendo nel 1881 l’opera del Wegele (Dante Alighieri’s Leben und Werke: l.a ediz., Jena, Manke, 1852) che ebbe anche un’altra traduzione. Uno studio su Dante è ne! volume del Pinto, un italiano che insegnò in Russia: « Saggi storici di letteratura italiana », volume che, pubblicato nel 1866 a Pietroburgo, ebbe molta diffusione ed è ancora ricordato dai russi. Tra gli Italiani che allevarono al culto di Dante le giovani generazioni merita sopra tutti ricordo Virgilio Nar-ducci, una delle più simpatiche figure di propagandista della cultura italiana che l’Italia abbia avuto in Russia. Tra le altre opere straniere su Dante tradotte in russo, bisogna ricordare quella del Sismonds: « Dante, il suo tempo, la sua origine e il suo genio » che fu tradotta in russo dal Korx e pubblicata a Pietroburgo nel 1893. Oltre questi lavori si possono ricordare gli schizzi e gli articoli di V. Les-sevic, M. Vatson e V. Ciuiko, già ricordato come tradul-tore, e infine di Vassilii Preobraienskij, filosofo-filologo, direttore della Rivista di filosofia e psicologia (1864-1900), che studiò Dante sopratutto dal punto di vista filologico. Ma in modo speciale intorno a Dante si affaticò F. Buslajev le cui lezioni sul creatore della « Divina Commedia», sono rimaste inedite. Il manoscritto di esse è conservato nel Museo Rumianzev di Mosca. Tra i più recenti è da ricordare il Kogan, che nella sua « Storia della letteratura occidentale» pubblicata nel 1912 (Mosca, edit. Klockov) ha dedicato tutto un capitolo a Dante.