Alessandro Herzen 101 un miscuglio di misantropia umanitaria, di filosofia illuministica, di letteratura e di piani di libertà politica e sociale ; a poco a poco questi piani si fecero più chiari e precisi; crebbe la decisione all’assassinio del tiranno e alla insurrezione, fino a che nel 1825, nel mese di dicembre, poco dopo la morte di Alessandro I, scoppiò la rivoluzione (in russo dicembre dicesi dekabr, da cui il nome di decabristi). Questo quadro, vivo e preciso nella sua brevità, schizzato dal Masaryk ci dice dunque che il primo impulso ad un movimento sociale e politico in Russia partì dai circoli aristocratici e militari che erano stati a contatto dell’Europa e se ne erano appropriata la più sviluppata ed elevata cultura. Esso fu di una enorme importanza per lo sviluppo sociale e politico del popolo russo. Sebbene fallito, questo tentativo fu una potente dimostrazione, mostrò che anche in Russia, dove l’assolutismo aveva messe profonde radici e tutta la società era soggiogata, poteva osarsi la lotta contro il vecchio ordine. Il Rambaud nella sua Storia della Russia esprime un giudizio analogo: « Sebbene le idee dei decabristi fossero premature nel 1825, essi seppero mostrare che c’erano in Russia degli uomini capaci di morire per la libertà. Anche se la cospirazione dei de cabristi non riuscì, il suo effetto morale fu enorme». Sorse così nella società russa una tradizione rivoluzionaria che fece più profondo l’abisso tra la società e il governo. I decabristi diedero impulso anche ad un notevole movimento spirituale. Sotto la loro influenza fu nella sua gioventù il poeta Pùskin; loro aderente era il drammaturgo Gribojèdov; Nikita Muraviòv, uno dei loro capi, era un dotto scrittore. La tragedia dei decabristi, come scrive il Kulczycki, fu che essi desiderarono sinceramente ampie riforme, si sacrificarono a questo desiderio ma nello stesso tempo furono