106 Alessandro Herzen struiscono. La seconda anzi, per dare maggiore forza ai suoi principi, aggiunge che l’agricoltura può svilupparsi favorevolmente solo se « 1’ agricoltore sa che il campo è sua indivisibile proprietà ». Pestel trova che in questa forma ambedue le teorie sono false e unilaterali; tuttavia ritiene che in ognuna di esse vi sia un lato di verità. È vero, dice Pestel, che 1’ uomo vive solo sulla terra e dalla terra soltanto si procura il nutrimento ; perciò la terra è proprietà di tutta l’umanità e nessuno può direttamente o indirettamente essere escluso del tutto dal possesso di essa. Con lo sviluppo sociale progressivo i rapporti degli uomini si sono differenziati ed è sorto il concetto di proprietà. La protezione della proprietà è lo scopo principale della società civile ed un dovere sacro del governo. 1 diritti religiosi e naturali debbono essere sanzionati e non sopraffatti dal diritto politico. In prima linea il legislatore deve pensare a dare agli uomini tutto ciò che è assolutamente necessario alla loro esistenza; solo in seconda linea è l’acquisto della proprietà. Partendo da questi principi egli propugnava l’espropriazione delle terre private, conservando nello stesso tempo l’antica istituzione slava dell’ « obscina » (possesso comune di terre). L’origine dell’obscina è ancora sub iudice. Alcuni la cercano nelle istituzioni degli antichi slavi, raggruppamenti familiari o territoriali che si sarebbero modificati nel corso della storia. Tra coloro che hanno sostenuto che la costituzione della Russia si è basata sempre essenzialmente sull’organizzazione dell'« obsiina » è Samarin che ebbe contatti e rapporti con Herzen. Egli dice che così, fin da principio e spontaneamente, questa costituzione prendeva quella forma che in seguito doveva diventare ma troppo tardi, l’obbiettivo e l’ideale delle società occidentali. Altri vi vedono un prodotto più recente dell’influenza governa-