RINASCITA E DEFINITIVA DECADENZA cato nella separazione dalla chiesa scismatica non poteva avere effetto senza un completo trionfo del suo disegno di sostituirsi sul trono dei greci agli imperatori di Costantinopoli. Quel che sarebbe avvenuto dopo un tale ipotetico successo non è dato assicurare; ma già chiari esempi lontani e recenti avevano dimostrato come l’ellenismo non avrebbe mai ceduto la sua egemonia ad un barbaro; forse ne sarebbero venute lotte acerbe fino al punto da sollecitare l’aiuto del turco contro i bulgari. D’altra parte si può con sicurezza ritenere che, fin nella vicina Tracia, il turco era ormai atteso come pacificatore. Dobbiamo infine porre in rilievo un fatto troppo spesso trascurato. Il secondo impero bulgaro, almeno nella sua vastità, assomiglia a quello degli unni e degli àvari che lo avevano costituito: è senza base storica su vasti territori in preda al completo disordine statale. Il legittimo padrone della Penisola, l’imperatore romano, era stato ridotto da eventi eccezionali e da lenta decadenza a tale prostrazione che nessuna resistenza gli era più possibile alla incalzante e crescente potenza dell’IsIam. L’aureola del secondo impero bulgaro, per passare con validi diritti alla storia, doveva essere guadagnata dalla Bulgaria con la strenua difesa della Penisola contro la tracotanza del turco: doveva cioè tenerlo lontano o morire dissanguata come già la Macedonia sul corpo della 77