IL RISORGIMENTO BULGARO NEL XIX SECOLO Turchia. All’annuncio dello Zar le potenze si dichiararono neutrali; fece però eccezione l’Inghilterra che in omaggio al trattato di Parigi non approvava le disposizioni prese dallo Zar ed esprimeva formali riserve sulle eventuali conclusioni della guerra. L’Inghilterra doveva aver fede nell’esercito turco (giustificata come si vedrà) più che nel russo: ma anche indipendentemente da ciò essa, fin dal trattato di Parigi (’56), aveva affidato alla Turchia il mandato di guardiana degli Stretti, in previsione precisamente di un ipotetico trionfo russo nella Penisola balcanica; ed aveva edotta la Sublime Porta che, in caso di guerra, si sarebbe riservato il diritto di revisione degli atti conclusivi. Con che si precisa la politica dell’Inghilterra per la conservazione della sua posizione dominante nel Mediterraneo, allora avvalorato dall’apertura del canale di Suez. La secolare aspirazione della Russia al mare caldo ed agli Stretti costituiva un serio pericolo per le comunicazioni inglesi delle Indie e motivava una incessante lotta fra le due grandi potenze, lotta sviluppantesi, come vedremo, a danno del popolo bulgaro. Ciò spieghi in parte quanto sta ora per succedere. Re Carol I di Romania, richiesto dallo Zar del libero passaggio delle sue truppe sul territorio romeno, aveva concluso con lui un trattato di alleanza ed aveva, a tempo convenuto, ritratte le sue 111