STORIA DEI BULGARI Stati una « idea balcanica » (si parlò persino di un canale Danubio-Morava-Vardar-Egeo); come abbia insomma manifestata una precisa tendenza ad una « federazione balcanica ». La Francia era naturalmente ancor qui la motrice, trattandosi in fondo del solito mantenimento dello « status quo » europeo da essa con tante illusioni costruito. La Grecia si dimostrò per qualche anno contraria, ma poi temendo un pericoloso isolamento balcanico vi aderì, con una pregiudiziale che escludeva per essa i casi di contrasti fra una potenza balcanica ed altra potenza extra-balcanica (Italia). Similmente si oppose dapprima la Jugoslavia, forse perchè, ancor troppo insidiata dai noti suoi mali interni, si studiava di rinviare ogni complicazione balcanica; ma alla fine aderì anch’essa. Il Patto dell’Intesa Balcanica fu firmato il 9 febbraio 1934 e fu lasciato aperto all’adesione della Bulgaria e della Albania. Accordi vari nella I. B. Nella dichiarata tendenza ad estendere l’accordo alla intera Penisola (tendenza cui si annetteva forse di proposito eccessivo rilievo per attenuare quello meno simpatico dello scopo principale) la I. B. si diede subito ad un lavorìo diplomatico inteso ad attrarre la Bulgaria nella lega! ma non risultò mai chiara la giustificazione di una tale 250