STORIA DEI BULGARI La Bulgaria odierna. Ili Periodo. — Dopo gli avvenimenti narrati, il primo semestre del 1939 passa nei Balcani in una apparente tranquillità. La Bulgaria non soddisfatta, vive tra Stati che, a suo parere, esercitano sovr’essa un sopruso, e lo proclama apertamente; ma i suoi vicini, pur con parole amichevoli, manifestano sempre in modo indubbio una assoluta intransigenza in argomento di revisioni territoriali, mantenendo viva una incompatibilità che rende impossibile ogni accordo. Nel fatto, nessuna delle questioni territoriali bulgare create dal trattato di Neuilly è stata risolta e neppure attenuata; quel trattato pesa sempre materialmente e moralmente sui bulgari che vedono tanti loro connazionali inclusi entro i confini di altri Stati. Rifugiati bulgari che a centinaia di migliaia hanno abbandonati i focolari di Macedonia, Tracia e Dobrugia, trovano asilo materno in Bulgaria, ma rimangono sempre col pensiero rivolto ai paesi abbandonati. Centinaia di migliaia di irredenti bulgari, rimasti in Grecia e Romania, sono privi di diritti culturali e persino sottoposti ad un’insistente opera di snazionalizzazione. La Bulgaria sopporta le imposizioni del trattato di Neuilly con vero coraggio ma non tace i contrasti che sono nel Patto balcanico; anzi, fin dai primi mesi del 1939 ha manifestato verso la Romania per la Dobrugia tali 260