STORIA DEI BULGARI zantine, il basso clero ed il popolo della Penisola balcanica subirono (non senza protestare, ma il fuoco greco fu adoperato subito contro i primi rivoltosi) con interno contrasto quella rivoluzione religiosa; le sottili disquisizioni e le filosofiche discussioni, pur essendo caratteristiche passioni di quel popolo, non riuscirono a giustificarne la violenta applicazione. La lotta che ne seguì, detta degli Iconoclasti, ebbe termine col concilio di Nicea, il quale si pronunciò nettamente contrario alla iconoclastia; le sue decisioni furono gradite da tutti i popoli, e così ebbe termine quell’episodio politico-teologico. Ma non essendo con ciò stata rimossa la causa del dissidio più profondo fra Roma e Costantinopoli, la lotta politica non fece che mutar forma, nè mai potrà cessare senza una soluzione di accordo fra le due chiese greca e romana. Ad accentuare la divisione venne la larga e rapida diffusione del cristianesimo fra i popoli europei ancor barbari; ma questi si convertirono a masse disciplinate, cercando insieme, nella religione un nuovo potentissimo mezzo di propaganda nazionale. Missionari tedeschi e missionari greci, con intenti sopratutto politici, particolarmente si dedicarono a predicare e diffondere la religione sulle enormi masse slave che dal Baltico al Medi-terraneo e al mar Nero popolavano l’Europa. Ma tali popoli non dimostrarono di gradire nè l’una 34