STORIA DEI BULGARI retrocessione con essi, degli italiani sull’Adriatico albanese, degli anglo-francesi sulla base di Salonicco (ove si rinserreranno); poi il successo degli austriaci in Albania, dominanti dal Lovcen ed installati a Durazzo (27 febbraio); infine, la piena vittoria dei bulgari in Macedonia con l’occupazione loro di Elbassan, l’esilio delle famiglie reali di Serbia e di Montenegro riparate in Francia: saranno queste le tappe del trionfo dei bulgarogermanici, despoti ormai dei Balcani da Belgrado fino a Costantinopoli. Sarà l’effimera apoteosi di re Ferdinando, nominato, in attesa di ben altro premio, Generalissimo delle forze imperiali agenti contro la Serbia. Ma di fronte a questo indiscutibile grande successo per altro assai costoso, stava ancora una Intesa più che mai unita nei propositi e nei palesi sentimenti di fratellanza che le sventure non potute evitare alla Serbia avevano rafforzati, e nella fede di una definitiva vittoria. La situazione nei Balcani andò ancora aggravandosi per l’Intesa dopo l’ulteriore successo degli Imperi contro la Romania; ma ne venne insieme una nuova prova di fede: mentre Bucarest veniva accerchiata ed occupata dagli alleati avversari il Governo romeno, da alcuni giorni trasportatosi con la capitale a Jassy, proclamava unanime la sua decisione di proseguire la guerra ad oltranza. In evidente contrasto a tale spettacolo prendevano evidenza poco a poco le differenti condizioni delle 232