PRECEDENTI DELL’INVASIONE BULGARA invasioni barbariche ognor più minacciose. Ma l’utilità delle immigrazioni slave avrà un limite; liel IV secolo esse affluiranno a fiotti e allora quelle genti, accolte quali serve (slavi, schiavi), anziché fondersi con le popolazioni latine si rivolgeranno '(ontro di esse, come ad oppressori, con una ostilità che diverrà poi tradizionale. Ciò nuocerà evidentemente all’impero, favorendo in ispecie le ulteriori immigrazioni, non più lente e gradite, o almeno tollerate, ma irruenti e prepotenti. Nella seconda metà del secolo III furono continue nella Penisola balcanica e, particolarmente, nella sua parte sud-occidentale, in Tracia e Macedonia, le immigrazioni di Quadi e Sarmati (i); popoli dell’Europa centrale (odierna Polonia). Affacciatisi a sud del Danubio, essi tennero in continuo fermento la Penisola con frequenti scorrerie, cpn assedi a varie città che depredavano, particolarmente mirando a Tessalonica. Gli annali sono pieni di queste lotte, nello svolgimento delle quali appare evidente, dal modo con cui quelle regioni si difesero, il sentimento di sudditanza e di fedeltà (i) I Quadi costituivano un popolo germanico che abitava le terre ad est della Morava (Boemia), fra Danubio, Gran e i monti Sudeti; essi confinavano ad ovest col paese dei Marcomanni i quali Occupavano la maggior parte della moderna Boemia. Al contatto degli slavi locali, si affiatarono con essi, poi scomparvero assorbiti |palle successive invasioni. I Sarmati erano popoli di razza finnica sparsi nella vastissima feona sarmatica fra Baltico e Caspio, frammisti a popoli slavi, in crescente preponderanza etnica. 21