STORIA DEI BULGARI fenomeno, ove precisamente non intervengano riconoscimenti di adeguati diritti delle minoranze, si realizzerà pertanto in Dobrugia come nella Macedonia serba e nella Tracia Egea a favore della razza bulgara. Il fenomeno sarà accentuato nei Balcani dalle appariscenti distinzioni popolari, nei nomi, nei riti, nei costumi, in tutte insomma le manifestazioni della vita nazionale cui quei popoli sono tradizionalmente attaccati; fatto questo che, risultando evidente a chiunque attraversi la Penisola, non potrà non denunciare al mondo la solidarietà delle minoranze sopraffatte. Esaminando ora, a distanza di anni, le decisioni di Neuilly per la Macedonia, possiamo con fondamento esprimere la convinzione che più semplice e più propria soluzione sarebbe stata quella già prospettata nel 1913 (al prevalere della ORIM) quale programma di redenzione dai « Macedoni indipendenti». Infatti: scartata senza esitazione l’ipotesi di un ritorno dell’impero turco del secolo XIX; parimenti scartata, malgrado l’indubbia pertinenza etnica, l’annessione della Macedonia alla Bulgaria in considerazione della preponderanza eccessiva che avrebbe acquistata fra gli Stati balcanici (cui necessitava un equilibrio di potenza), la soluzione propria sarebbe stata nella ricomposizione di una Macedonia storica autonoma e compatta, soluzione che gli stessi esperti americani 258