STORIA DEI BULGARI stificato, che l’offensiva bulgara non potesse immediatamente continuare per ragioni essenzialmente militari, incalzando i fuggiaschi traverso le fortificazioni e dentro la capitale. Anzitutto, si diceva giustamente da esperti militari, quelle mura erano già state in precedenza guernite con forze di riserva, e sarebbe stato ingenuo supporre che un esercito potesse in continuità « non preveduta » passare dalle operazioni di aperta campagna a quelle di attacco di posizioni permanentemente fortificate. La Bulgaria non era una grande nazione, aveva un esercito valoroso ma piccolo e sopratutto mancante dei mezzi tecnici necessari all’attacco di posizioni fortificate; i pochi mezzi disponibili dovevano essere già impiegati attorno ad Adranopoli e sarebbe stato grave errore il distoglierli dall’assedio di quella piazza, primo obbiettivo territoriale dei bulgari e minaccia rimasta a tergo dell’esercito operante. Tutto questo fu detto e tuttora si dice; ma capi militari bulgari presenti alle operazioni affermano che ciò non risponde a verità. L’avanzare attraverso quella linea non era impresa estremamente difficile all’esercito bulgaro, perchè quello turco era demoralizzato dalla ritirata e dal colera; un forte combattimento di ricognizione era bastato a dimostrarne la inconsistenza, facendolo evacuare da alcune fortificazioni. L’esercito bulgaro non si impegnò a fondo perchè ricevette l’ordine di non procedere all’at- 188