PRECEDENTI DELL’INVASIONE BULGARA ropeo, moto che ebbe qui particolare valore. Con l’imperatore Costantino la religione cristiana era entrata nella Penisola balcanica, seguendo le direttive dei missionari romani. Ma non appena, verso la metà dell’VIII secolo, il Cristianesimo assunse forme imponenti, il che presso quei popoli avvenne con una rapidità caratteristica, le autorità dominanti della Penisola se ne allarmarono quasi loro sfuggisse per tale attrattiva religiosa romana il loro stesso dominio. Nella gelosia degli imperatori greci o nella diffidenza di Costantinopoli verso Roma, si deve vedere la sola ragione dello Scisma cui è necessario fare un cenno. La prima forma concreta di lotta fu quella degli iconoclasti. L’imperatore Leone Isaurico, salito al trono di Costantinopoli nel 717, non seppe sfuggire alle influenze interessate del clero greco che lo circondava o, forse, si lasciò convincere dalle teorie avverse al culto delle immagini che i maomettani, venuti da lungo tempo a contatto con l’oriente europeo, tenevano in grande spregio come idolatria. Dopo alcuni anni di regno, si rivolse improvvisamente contro Roma con brusche e violente richieste e nel 726 pubblicò un editto col quale ordinava l’immediata esclusione da tutte le chiese dell’impero di ogni immagine sacra. Diciamo subito che, se l’imperatore ebbe nella feroce lotta che seguì contro il Vescovo di Roma l’appoggio dell’alto clero e di molte autorità bi- 33 3