STORIA DEI BULGARI tendo di interessarsi direttamente alle riforme macedoni, dichiarò alle popolazioni balcaniche l’assoluta intenzione di mantenere lo « status quo ». Ma le nazioni balcaniche si sottrassero abilmente alle strette delle diplomazie europee; le quali, per avere il diritto di essere ascoltate, non potevano presentarsi ancora con sole promesse, ma avrebbero dovuto entrare direttamente in azione applicando di fatto le riforme da tanti anni domandate; il che non sarebbe stato possibile per antagonismi internazionali. A questo punto è bene prospettare il complesso ambiente balcanico-europeo nel quale stavano per svolgersi eccezionali avvenimenti destinati forse a conchiudere la secolare guerra europea contro il turco ed aprire la successione nella capitale dell’antico impero latino-greco di Bisanzio. Conchiusasi ufficialmente una « Lega balcanica » per completare la indipendenza dei popoli della Penisola — fosse pure nelle convinzioni di tutti i governi che essa non aveva basi per una azione armonica quale era necessaria per condurre ad una precisa conclusione — ogni tentativo europeo inteso ad evitare la guerra al turco doveva apparire vano; lo si fece tuttavia, per dovere internazionale, ma con la solita discordia latente sotto la concordia ufficiale. D’altra parte, come arrestare una guerra che era il punto di partenza di qualunque risoluzione, e il solo mezzo per rag- 180