PRECEDENTI DELL’INVASIONE BULGARA precedenti egemonie di Sparta, di Atene o di Tebe avrebbe concessa. La monarchia macedone, nell’idea di Filippo come dei suoi successori fino a Perseo, si voleva dunque erigere idealmente a protettrice dell’ellenismo. Alessandro, cui di fatto la Grecia deve l’espansione della sua civiltà nel mondo asiatico, fu lo strumento della vittoria civile ellenica sui barbari: la Macedonia voleva essere soltanto la potenza attiva della Lega di Corinto. Ma alla gene-| rosa concezione non si prestarono le città greche, I tanto che, sia Filippo che Alessandro, dovettero prendere rigorose misure per dominarle prima di accingersi alle concepite imprese. Pure la Macedonia tornò sempre alla idea madre del grande Filippo: conquistare il mondo orientale alla civiltà ellenica. I nemici della Macedonia, numerosissimi in | Grecia, giudicavano al par di Demostene i mace- Idoni come « barbari » e, per non riconoscere loro alcun diritto egemonico greco, mettevano avanti, facile ma demagogico argomento, che là v’era un re e che non potevano città greche sottostare Ì a simili forme di governo; non tenevano alcun conto delle dichiarazioni di quel re di essere greco di sentimenti e di coltura, nè delle garanzie di libertà che aveva dato alle città greche e anche sempre mantenute. Esse qualificavano gli abitanti della Macedonia di illirici, epiroti, traci o slavi. 13