LE GUERRE BALCANICHE giungere l’intento nel quale per la prima volta erano d’accordo tutte le potenze balcaniche? Non v’era dunque promessa che valesse a compensare la finalmente acquisita persuasione di potere scacciare il turco dall’Europa; raggiunto questo scopo, « si sarebbe liquidata la situazione risultante ». Ognuno vedeva quale insidiosa prospettiva di futura pace balcanica fosse insita in una simile tacita supposizione: ma essa tuttavia si presentava inevitabile. Soltanto precisi e perfettamente definiti accordi tra gli Stati balcanici avrebbero potuto condurre ad una soluzione pacifica, ma, come vedremo, una tale intesa completa mancò, nè sarebbe stata possibile. D’altra parte nessuno degli Stati balcanici poteva dirsi pronto alla storica successione, e le grandi potenze europee giudicavano ancora nell’intimo che la permanenza del turco in Tracia fosse necessaria quale provvidenziale cuscinetto fra l’Asia e l’Europa. Visto fallire l’estremo tentativo delle potenze che sempre l’avevano sostenuta, la Turchia ebbe ancora una mossa disperata : richiamò in vigore la vecchia legge del 1880, risalente al trattato di Berlino. L’articolo 23 di questo trattato stabiliva che la « Porta doveva elaborare per i vilayet europei un regolamento amministrativo da sottoporsi all’approvazione di una commissione internazionale ». Questa legge era stata di fatto a suo 181