IL RISORGIMENTO BULGARO NEL XIX SECOLO grande battaglia di tre giorni a Slìvnitza. Stava per seguire una seconda battaglia in territorio serbo quando l’intervento austriaco troncò l’offensiva dei bulgari. La sconfitta dei serbi nocque sopratutto al re Milan, che li aveva condotti ad una inutile guerra nella lusinga di rialzare il suo prestigio decrescente; al contrario guadagnò alla Bulgaria l’ammirazione internazionale e valse a definire senza appelli ulteriori le questioni della annessione contestata. La Serbia riconobbe l’unione delle due Bulgarie nel febbraio dell’86 ; le grandi potenze la riconobbero, dopo una Conferenza a Costantinopoli, col « Patto delle Tofane » del 15 aprile dello stesso anno. Si chiuse con tale trionfo la seconda fase del Risorgimento bulgaro; dopo il quale pareva che la Bulgaria dovesse riprendere serenamente la sua ascesa; ma incontrò presto un nuovo ostacolo nell’avversione della Corte imperiale russa per il principe Alessandro. A questo punto è conveniente approfondire Pesame dei peculiari rapporti fra le due Corti, bulgara e russa, rapporti che già vedemmo instabili fin dall’ascesa al Principato di Alessandro di Battemberg (cui non valse la stretta parentela con lo Zar Alessandro HI), ed eran poi venuti peggiorando. I conseguenti flussi e riflussi (continuati poi a lungo anche con Ferdinando di Coburgo) 133