IL RISORGIMENTO BULGARO NEL XIX SECOLO cessità, per la pace europea, vantaggio proprio di chiudere ogni accesso a tale mare alla razza slava, e conseguentemente di staccarne nettamente i confini meridionali della Bulgaria per lasciarvi a guardia il turco. Le decisioni di Berlino, nonostante la conseguita autonomia, furono un lutto per la Bulgaria. Ma il paese trovò nella sua profonda preparazione morale le risorse che sanno mantenere la fede nel proprio destino. Una grande riunione di bulgari ebbe luogo l’anno dopo (gennaio ’79) a Tirnovo, nella capitale dell’impero, per decidere sull’avvenire della Patria; e le decisioni furono naturalmente quelle di sottomettersi intanto alla prepotenza europea, ma di prepararsi ai futuri eventi che certamente sarebbero seguiti; nel frattempo, di procedere alla sistemazione dello Stato, facendo di Sofia la nuova capitale ed eleggendone il Principe. La Costituzione di Tirnovo fu elaborata nell’inverno 1878-79 con la partecipazione di tutte le personalità di razza bulgara, sia del Principato che rumelioti o macedoni 0 di qualsiasi altra terra balcanica. Essa, nella sua prima forma, risentiva di un particolare spirito democratico. Vi era detto che i cittadini dovevano essere uguali tutti nei diritti, che nessuna distinzione doveva esistere di casta o di gradi e che, conseguentemente, doveva cessare ogni prerogativa nobiliare. Il Principe, di dignità 125