STORIA DEI BULGARI Le simpatie ed i conseguenti interessamenti delle potenze europee per le nazionalità balcaniche furono nella prima metà del XIX secolo rivolte alla Serbia, alla Romania e particolarmente alla Grecia; della Bulgaria non si conosceva neppure l’esistenza. Tuttavia ancor nell’animo del popolo bulgaro era già molto avanzata la preparazione per un rinascimento nazionale, nella forma di sacri e risoluti propositi individuali ispirati ad una comune coltura e all’affiatamento religioso. Le potenze europee scopriranno d’un tratto questo nuovo popolo che insorge con una fierezza impareggiabile; e i pensatori e i partigiani bulgari che prenderanno le vie dell’esilio nei primi moti del 1848 e del ’51, sanguinosamente repressi dal turco, stupiranno per elevatezza di pensiero anche gli ambienti internazionali più colti. A ravvivare le aspirazioni a libertà ed il movimento interno, diremmo intimo, del popolo bulgaro, molto valse lo spettacolo delle rivoluzioni contro il turco che avevano condotto greci, serbi e romeni alle prime parziali libertà concrete; nonché la simpatia che questi stessi popoli, non ancora turbati da gelosie balcaniche; rivolgevano direttamente come a fratelli di sventura ai cristiani tutti ancor soggetti all’oscuro potere della Mezzaluna. Il lavorìo della preparazione bulgara aveva preso forme metodiche e concrete nel primo quarto del 102