STORIA DEI BULGARI guarnigioni dalla frontiera. L’esercito russo passava il Prut e poi trionfalmente il Danubio, rafforzando l’armata con truppe romene e con volontari bulgari accorrenti. Erano questi ultimi organizzati in battaglioni che rivelarono particolare valore alle gole di Scipka (ove assicurarono lo schieramento strategico russo). Le gesta di questi battaglioni, costituenti per spirito e per organizzazione il primo nucleo di un esercito bulgaro, divennero leggendarie per i bulgari e ispirarono i combattenti delle ultime guerre. Contemporaneamente a quanto sopra, serbi e montenegrini combattevano gli eserciti turchi nell’occidente della Penisola. Ma giunta innanzi alla fortezza di Plevna l’armata russa trovò un deciso arresto alla sua balda avanzata; per superarlo furono necessari nuovi rinforzi appositamente mobilitati in Russia e l’aiuto dell’esercito romeno (che molto cooperò al conseguito successo). Superata alfine la resistenza valorosa di Osman Pascià, l’armata russa potè proseguire senza altri ostacoli fino davanti la città di Costantinopoli; e già si accingeva ad assalirla quando la Turchia chiese pace; contemporaneamente la flotta inglese del Mediterraneo si presentava nel Bosforo. Seguirono l’armistizio di Adrianopoli e poi la pace, che prese il nome dal villaggio di S. Stefano, sul mar di Marmara in vista di Costantinopoli, ove il Governo dello Zar dei russi ne 112