STORIA DEI BULGARI ci, ed alla Russia già rivolta col pensiero alla prossima azione verso il mar Giallo premeva in quel momento storico soltanto di assicurarsi la tran-cjuillità in Europa, fu l’Austria che, fattasi quasi paladina di popoli torturati, volle assumere il protettorato dei Balcani; e n’ebbe come un consenso europeo. Rileggendo i discorsi dell’epoca alla Camera dell’impero absburgico della primavera 1903, dal tono_ di protezione ed insieme di severo ammonimento (in vero sempre vano) che il governo austriaco dava ora alla Turchia ora agli altri Stati balcanici, si comprende come per tutto quell’anno l’Austria dovette sentirvisi ben sicura del suo predominio. Per maggiore libertà nelle decisioni che essenzialmente la interessavano, l’Austria, visto che le minacce più non bastavano, anzi pareva provocassero più feroci che mai le rivolte (furono proprio quelle macedoni dell’estate 1903 che già conosciamo), venne con la Russia ad un segreto e più stretto accordo. Questo fu redatto in Murzsteg il 22 ottobre 1903, con decisioni che, sottoposte all’approvazione di tutte le potenze, furono accettate. E fu il parto del grande intervento europeo. L’accordo di Murzsteg, divenuto internazionale, stabiliva una situazione di privilegio per l’Austria, ma mirava ad obbligare la Turchia ad introdurre riforme in Macedonia e nella Vecchia Serbia. A garanzia di applicazione le potenze 150