INDUSTRIA E TRADIZIONE Damasco in seta eseguito dalla Ditta Lorenzo Rubelli e Figlio di Venezia. Scrittori valenti hanno in questa Rivista parlato con rara competenza delle varie manifestazioni dell’arte pura ed applicata italiana nel ’700, e non desideriamo quindi ripetere qui, a proposito dell’arte tessile, quanto da loro venne già cosi autorevolmente scritto. Soprarizzo giardino eseguito dalla Ditta Lorenzo Ru- belli e Figlio di Venezia. Crediamo però che interesserà non pochi dei nostri lettori sapere che nella nostra Venezia una Ditta quasi centenaria si è fatta un compito di continuare a tessere le belle stoffe tramandateci da questo elegantissimo fra ,i secoli con quella probità e quello scrupolo di esecuzione, senza di che niente di buono si compie in nessun campo e meno che mai nel campo delle arti applicate. Da più di tre quarti di secolo fioriscono (è la vera parola) sui telai di questa vecchia ditta i bei velluti, i soprarizzi multicolori, i frusciatiti damaschi ed i broccati, meraviglia dell’arte tessile, che nelle loro infinite gradazioni e variazioni di colore sembrano quasi vincere gli osta- coli tecnici di questa industria per gareggiare coll’ago della ricamatrice paziente. Da più di tre quarti di secolo questa Ditta si mantiene nel solco glorioso della nostra tradizione tessile recando sempre nella sua produzione il marchio costante della nobiltà di intendimenti e del buon gusto. Sempre per non escire dal malioso ’700, diamo qui poche illustrazioni (spiacenti che lo spazio non ci conceda di presentarne un maggior numero) di alcune fra le innumerevoli stoffe che questa Ditta produce. La prima vignetta ci mostra ad esempio un damasco a piccolo disegno che ben si presterebbe per uno di quei divanetti dorati dove i motivi Tela broccato (Bandera), eseguita dalla Ditta Lorenzo Rubelli e Figlio di Venezia. 57 —