108 LUIGI FERDINANDO MARSILI tante nei siti delle lor freghe che non sarebbe possibile il consumarle sì fresche.1 Il naturale di questo pesce li conduce a deporre le ova in quei soliti siti pieni di pietruzzole su la riva del lago, a segno che non hanno sopra di loro un mezzo dito di acqua, dove a truppe vanno a far la loro frega, restando in gran numero di essi depredati da pescatori. In quei siti si veggono le pietruzzole coperte di ova o nate o da nascere, ponendovele sopra promiscuamente. Il loro cibo dicon che siano l’erbe o quella mucillaggine che sopra di esse si forma. Il loro gusto è un poco amaretto. Nell’autunno discendono al basso del lago in siti cavernosi camminando, e vivendo a schiere numerose, ed i pescatori anche nel verno le insidiano con gran reti per averne da mettere negli ami da pescare i carpioni, uso da pochi anni in qua introdotto, come a suo luogo dirò. 1 Qui v’è confusione, almeno di nome, fra l’Alborella (Avola, Aola), Alburnus Alborella de Filippi e la Sanguinerola (Sanguanì Temal, dei rivieraschi) che a colpo d'occhio se ne distingue, non foss’altro per la lunga linea sui fianchi longitudinali scura e marcatissima e che pur essendo un Oiprinide ne è genericamente distinto, il Phoxinus laevis Agass. Pure quest’ultimo è ottimo pesce da friggere ma, a differenza delle saporitissime « àole », la cui pesca rasenta le due tonnellate annue e sempre vive in branchi enormi, si pesca di rado col bertovello pochi chilogrammi alla volta, per lo più di notte (Vedi : Malfer, Benaco, pag. 363). Questa Sanguinerola è ben distinta dal Vairone che pure è suo congenere almeno per quanto pensava anche il M'arsili su la scorta del Rondelet e del Gesner. Il Garbini (Fauna, pag. 36816) mette sotto il gen. Aspius l’Alborella e sotto Leuciscus, il Vairone e la Sanguinerola. Più difficile riesce a comprendersi invece perchè il Phoxinus Bellonij dell’Aldrovandi possa essere stato attribuito dal Marsili come sinonimo all'Alborella, col muso mozzo che presenta la figura originale qui citata dell'opera « De piscibus et cetis ». Non vi ha dubbio che si tratta invece del Vairone. Considerando invece il sinonimo di Phoxinus Marsili, specie dello Heckel, oggi relegato nella sinonimia della Sanguinerola (Canestrini, Pesci, nella Fauna d’Italia, pag. 17) si è confortati dalla precedente opinione che il Marsili confondesse come sinonimi la Sanguinerola con l’Alborella e non il Vairone.