112 LUIGI FERDINANDO MARSILI I descritti fin qui sono della classe de minori. Veniamo a maggiori. L’Agone già è descritto nel processo che ho posto della sardella. L’ Orata del lago non 1’ ho mai vista, ma per relazione de’ pescatori è l’istessa di quella che si trova nelle paludi salmastre, delle quali parlano gli autori, che sono le medesime con quelle delle acque dolci. Aldrov. « Unii e nobis Bononiensibus Co-machium aurata« subministrat, imo vero dulces quoque aquas ». Si deve però notare che tanto il Gesn. quanto l’Aldrov. fanno menzione di una specia particolare di aurata che da loro viene detta aurata Padi. Così può darsi che queste del lago sieno di quelle che nel piccolo stato loro pel Mincio fuggono dentro di esso. Questo pesce frega vicino a Peschiera sull’erbe ed abita per lo più verso le bocche dell’istessa Peschiera. Si ciba di erbe ed altre cose, che trova in acqua.1 La Scardeva frega nelle paludi e fondi del lago e tutta 1’ estate sta vicino a questi siti paludosi. Quando principia ad irrigidirsi 1’ aria ed acqua ritirasi nell’ altura di acqua.2 II verno non se ne prende veruna, si ciba di ciò che l’orata. 1 Questa Orata '.lei lago probabilmente è il Leuciscus pigus (Lacep.) de Filippi. Non esiste nel Benaco, laonde non vien preso in considerazione dal Malfer. A detta del Garbini è invece frequente nei laghi Maggiore, di Como e di Mantova (Fauna, pag. 36816) e ci sarebbe anche nell’Adige e nel Mincio donde il suo nome dialettale veronese di « Orada de Adese », dove vien pescata quantunque di sapore insipido. Questa è la ragione per cui al Marsili non venne fatto di vederne alcuna e come al solito riferisce che deve trovarsi « a Peschiera sull’erbe » risalita dal Mincio. Impossibile intendere che cosa voglia dire l’Aldrovandi citato dal Nostro per le Orate di Comacchio che vengono mandate a Bologna. Nel solito Libro (De pisc. et cetis, pag. 171, fig. II) le riferite parole stanno sotto il capoverso « Aurata vulgaris primo loco ponenda » che è la vera figura della ChrySophris aurata Lin. una specie essenzialmente marina. 2 E’ lo Scardinius erythrophtalmus Linn. dalle pinne, gli occhi e la coda pii! o meno rosseggianti soprattutto nei giovani, la grossa squama, il lato ventrale prominente malgrado il corpo schiacciato, e le carni poco