36 LUIGI FERDINANDO MARSILI uguale e continuata durezza ora di rottami della medesima pietra, fatti più tosto di accidentali ammassi di quelle pietre che dal tempo si sono rotte per gli accidenti, che a basso si diranno, e che altri attribuiranno, non senza verosimilitudine, in parte allo sconvolgimento che cagionò il diluvio particolarmente nelle parti superficiali de monti. Altri sono unioni di ghiara e di pietre sciolte che dalli sdrucciolamenti ànno preso la forma quasi rotonda. Gli strati che sono disposti in questi monti attorno del lago, di pietre di diverse durezze, ma fra loro di sostanza uguale, osservano il corso di regolati strati distinti da linee di grossezza di tre dita al più, che, siccome un cemento, pare che leghino uno strato coll’altro, e che da fossori delle pietre sul monte Baldo si chiamano ladin.1 In questi strati a distanza diverse di 6, 15, 20 fino a 30 piedi sono vacui a dette vene, che con tortuose linee vanno verso al centro della terra, e che sono riempiuti per lo più di una finissima e molle terra e ne siti dov’è il marmo di miniera di ferro fino. Tali linee in molti siti non si profondono molto, ma in altri vanno a profondità che i cavatori non arrivano a conoscere. Tali divisioni quasi perpendicolari sono la causa che non possono tirar pietre e marmi di quella maggiore lunghezza che vorrebbono. 1 L’idea del Marsili, meglio precisata da vari suoi schizzi ed appunti, è la seguente : Sotto la cute terrea (cioè sotto lo strato di alterazione e di terriccio) esiste sulle rive o un materiale roccioso unito, o un materiale roccioso frantumato per varie cause (e spiegherà poi che si tratta dell’azione del geli e del sole), e a frammenti angolosi o anche arrotondati durante il trasporto. Il materiale roccioso, che forma i monti attorno al lago, è regolarmente stratificato ; 1 giunti o interstrati (chiamati ladini dai cavatori) posson essere larghi fino a tre dita e contenere anche materiale diverso. Normalmente ai piani di stratificazione, la roccia è rotta da vene (fratture) disposte a distanze irregolari, aventi decorso tortuoso ma dirette in complesso secondo la verticale; di varia profondità e riempite di terra o di minerale di ferro (ocre). Si noti la rigorosa esattezza di tali osservazioni, veramente mirabili per il tempo In cui furono scritte, e impeccabili così per rigore di logica come per accuratezza di visione. (Gortani).