76 LUIGI FERDINANDO MARSILI pelo dell’acqua, ch’essendo di pochissimo conto respettivamente alla mole intera dell’acqua del lago, la natura à constituito un emissario anche proporzionato ad essa e fatto l’alveo con un fondo che dalla sua maggiore profondità vada sempre salendo, in modo tale che l’acqua vera naturale non possa da esso uscire, ma stare in quel livello che la natura le ha costituito per l’economia dell’intera mole dell’acqua dentro della terra.1 I moti causati per le sorgenti laterali e dal fondo del lago salendo credo che non sieno continuati, ma che solo seguano quando coll’arte in qualche luogo debbono rimettere l’acqua levata, come nelle escavazioni descritte dei porti, a fine di rimettersi a quel prescritto livello, e che quando questo non sia diminuito, stieno le sorgenti oziose fra la terra, come destinate a tenere ripiena la cratera del lago, che riconosce questa pel proprio costante alimento rinchiuso in quell’organica struttura che ho descritta e fatta in guisa tale che unicamente può uscire quella tenue quantità che viene portata da descritti piccoli fiumi e rivoli e che può quasi dirsi un acqua forastiera venuta per ragione dello scolo dell’acque piovane o nevi liquefatte, che bagnano le terre circonvicine e pendenti verso il lago; poiché la propria di lui è quella che vien condotta dentro dal moto delle sorgenti laterali e che dal fondo ascendono alla cima sempre sotto del pelo dell’acqua indigena del lago. La sorgente che ho descritto sotto nome di Bolliva nella vicinanza di Sirmione e che con le sue bolle minerali mostra di provenire da un moto verticale ha più di rarefazione, causa di quelle gallozzette di acqua, non vedendosi ivi considerabile aumento di acqua.2 Con la dimostrata mediocrità de’ fiumi e piccolezza de rivoli confluenti può bene ognuno conoscere che i moti che fanno col 1 Prima deduzione (il Marsili l’accompagna però dei suoi dubbi). Il primo moto è dovuto alle acque che si scaricano nel lago, ma poiché la quantità che si versa è modesta, così la natura ha dato al lago un fondo che permette il deflusso della parte solo scaricata, mantenendo dentro la cratera il più della mole acquea. 2 Le sorgenti, secondo il Marsili, hanno questo compito, mantenere le acque del lago a quell’altezza a cui lo ha destinato la natura. Raggiunto questo, esse diventano oziose.