12 LUIGI FERDINANDO MARSILI dal lago presentemente detto di Garda, mia principale istituzione fu il terminare, siccome lode a Dio mi è riuscito, certo trattato dello stato militare dell’imperio ottomanno, le cui notizie son già molt’anni che io aveva raccolte. Ma questa dirò così conversazione fra Turchi mi si rendea sì malagevole ed aspra che stimai necessario per mio sollievo divertirmene di tanto in tanto con qualch’altro studio più dolce e più dilettevole. Laonde mi posi da prima a fare una dissertazione di alcune tisiche osservazioni che raccolsi nella mia ultima navigazione da Livorno pel tratto di Mediterraneo fra esso e lo stretto di Gibilterra, e dentro del medesimo e piccola parte dell’oceano fra questo e il canale cinto di piaggie di Francia, d’Inghilterra e d’Glanda 1 e scrissi la medesima all’erudito amico mio Sig. Er- questo biennio ! Il Fantuzzi (Memorie, pp. 258-261) cita coloro con cui fu in relazione epistolare durante questo tempo ed a cui scrisse lettere dotte, il Boerhaave, il dott. G. Monti, studioso di anatomia, il Micheli. Ma anche qui, nella lettera dedicatoria al Poleni, il Marsili accenna a due lavori, a cui attende nella tranquillità del soggiorno benacense, cioè all’ultima redazione del trattato « Dello stato militare dell’impero ottomano », ed a raccogliere le osservazioni fatte durante di suo viaggio per mare da Livorno all’Inghilterra (settembre-novembre 1722). Il Marsili dice che da gran tempo s'occupava del primo dei due argomenti, tanto che sentiva un po’ di stanchezza ad occuparsene ancora. E difatti fin dal 1679 — cioè dal suo primo viaggio a Costantinopoli — aveva cominciato a raccogliere materiale, che la permanenza nella capitale turca, più tardi, (1692), ed i frequentissimi contatti o durante la guerra o nelle trattative di pace avevano assai accresciuto. Nella tranquillità della vita di poi il Marsili potè dare una disposizione alla vasta materia, che riceveva gli ultimi ritocchi allora. Ma il Marsili non potè vedere l’opera sua pubblicata : essa in francese « l’État militaire de l’Empire ottoman, ses progrès et sa deeadenee » apparve nel 1732 all’Aja e ad Amsterdam. 1 Al ms. 97 A. I. (Fondo Marsili), esiste la lettera che contiene le osservazioni a cui il Marsili accenna « Epistola continens observationes addendas Tentamini physico naturalis historiae maris, Regiae Societati Parisiorum scripto ab Aloysio Ferdinando Co. Marsilli habitas occasione novissimae suae naviga tionis a Liburni portu per Fretum Gaditanum ad plagas oceani respicientis Hispaniam, Lusitaniam, Galliam et canalem inter Galliam, Angliam et Hollandam, ab eodem scripta ad eruditissimum